12 Giu Sei bloccata nei preparativi per il tuo matrimonio? Cos’è l’analysis paralysis
Oggi ho fatto un po’ di shopping, cosa che ha già del miracoloso perché in questo periodo di alta stagione è piuttosto difficile ritagliarmi del tempo per me. Mi è finito il profumo e volevo comprarmene uno nuovo. Quindi sono andata al centro commerciale con l’idea di provare un profumo diverso dal solito che porto ormai da una vita. Penso che ti sia capitato di andare a comprare un profumo, e non so come la vedi tu, ma la parte più difficile per me è sempre distinguere le fragranze una dall’altra.
Ero lì tra questi scaffali ricolmi di boccette scintillanti, completamente sopraffatta dalla gigantesca offerta. Mille fragranze diverse, con confezioni colorate e ammiccanti, una specie di paese dei balocchi per occhi e naso. Il commesso spruzzava su una striscia di carta un po’ di profumo e me la porgeva per farmela annusare. Io cercavo di riconoscere le componenti del profumo, per la mia solita mania di scoprire la formula di tutto.
Non ho un olfatto particolarmente sviluppato, ho confuso il kiwi con l’arancia, per farti un esempio. Ma non è della mia inadeguatezza come cane da tartufi che voglio parlarti. Mentre ero nel negozio ho pensato che quello che stavo provando era probabilmente molto simile a quello che stai affrontando tu per i preparativi del tuo matrimonio. No, i vapori profumati non mi hanno dato alla testa, tranquilla. Ora mi spiego meglio.
Trova le differenze
Nella profumeria c’era tanta scelta. TROPPA scelta, probabilmente. Mi ha mandato in crisi in meno di dieci minuti. Lì per lì, l’essenza che il commesso voleva propormi mi sembrava sempre deliziosa. Poi, messa a confronto con un’altra, non sembrava più tanto speciale. Alla quinta striscia vaporizzata con un aroma esotico avevo il naso così pieno di profumo che non riuscivo più a distinguere un’essenza dall’altra. Mi sembravano tutte uguali!
All’ottava striscia ho avuto una sorta di black out olfattivo, non so come definirlo. Insomma, secondo me non si sentiva assolutamente niente. Zero odore. Tieni presente che il commesso della profumeria è stato veramente molto carino a paziente con me. Tanto che quasi mi dispiaceva di uscire da lì senza comprare niente. Inoltre mi ero ripromessa di completare l’acquisto e di tornare a casa con una boccetta. Non avevo nessuna intenzione di mollare.
Ciò nonostante, ero come paralizzata e non riuscivo a decidere. Ti è familiare questo meccanismo? No? Io dico di sì. A molte future spose, e probabilmente anche a te, succede qualcosa di simile durante i preparativi del matrimonio. Si chiama Analysis Paralysis ed è uno stato d’animo frequente. Avviene tutte le volte in cui pensiamo troppo prima di prendere una decisione, tanto da bloccarci.
Analysis Paralysis
Dimmi se ti riconosci in queste fasi.
- Quando hai troppe opzioni davanti cominci a non percepire più le differenze tra una e l’altra
- Ti senti a disagio e vuoi acquistare solo per non venire meno al tuo programma
- Alla fine lo fai seguendo un’idea che non hai avuto modo di testare
- Scegliere è un grosso sforzo nonostante ci sia qualcuno accanto a te che cerca di consigliarti nel modo migliore
- Quando hai fatto una scelta ti rimane il dubbio di aver sbagliato
Per me è stato proprio così. È stata una faticaccia colossale decidere. E bada che io sono una persona molto decisa e diretta, di solito il mio shopping è iper- rapido. Questa volta pensavo che avrei trascorso tutta la serata lì nel negozio, con il commesso sempre più nervoso e seccato. Alla fine per uscirne ho cominciato a escludere una fragranza alla volta. Le motivazioni sono state completamente casuali, non sentendo più niente mi sono basata sulla composizione.
Ho scartato le fragranze che contenevano ingrediente a me sconosciuti o che avevano un nome non particolarmente simpatico. Insomma, tutto tranne che una scelta razionale. Ma capiscimi, non avrei saputo come altro fare in quel momento! Alla fine mi sono rimaste due essenze tra cui ero indecisa, una di queste era il mio solito profumo. Quindi ho scelto l’altra, ma soltanto perché mi ero ripromessa di cambiare e provare qualcosa di nuovo. Non avevo abbastanza elementi per la scelta, a dirti la verità. Cambiare era una buona idea? Messo sulla mia pelle il profumo avrebbe avuto un altro odore?
Specifico che il commesso della profumeria non è stato poco professionale o poco attento, tutt’altro. Ma, non conoscendomi, aveva pochi elementi per guidarmi. Ho acquistato il profumo, ma dovrò portarlo per qualche giorno per sapere se ho scelto bene. Devo capire se mi ci sento a mio agio, oltre che valutare la reazione con la mia pelle, la persistenza e tutti quegli elementi che richiedono tempo. Lo stesso vale per il tuo matrimonio. Non puoi sapere se le scelte che hai fatto sono quelle giuste. Non fino a quel giorno. Con la differenza che io ho speso poco per il profumo e posso sempre comprarne un altro se questo non mi soddisfa. Tu non puoi certo dire la stessa cosa per le tue nozze. Non solo stai investendo una bella cifra, ma non potrai replicare l’esperienza (o almeno, io te lo auguro).
Insomma, quando scopri se hai scelto bene oppure no è ormai troppo tardi per rimediare ad un eventuale errore.
Se ci fosse una fata madrina…
Mentre torturavo il mio naso con mille olezzi diversi, ho pensato che sarebbe stato bello se ci fosse stato un esperto al mio servizio. Una specie di fata madrina, pronta a dare i giusti consigli. Qualcuno capace di fare un’analisi della mia pelle, capire a livello chimico se quel profumo era adatto a me. Qualcuno in grado di analizzare le mie abitudini, di comprendere che cosa voglio comunicare di me stessa con quel profumo e – perché no?- prevedere com’è reagirà mio marito quando scoprirà che sono tornata a casa con una nuova fragranza. Gli piacerà?
Nel caso del matrimonio questo esperto esiste e si chiama Wedding Planner. Esatto, sono io. Il mio compito è proprio aiutarti a scegliere studiando approfonditamente i tuoi desideri, i tuoi valori, e quello che vuoi raccontare di te e della tua storia d’amore durante il tuo matrimonio. Alcuni pensano che la wedding planner sia come una commessa, e che il suo compito sia vendere i servizi dei vari fornitori. Non c’è niente di più lontano dalla realtà. Parlo ovviamente delle vere wedding planner, non della marmaglia che compone il sottobosco di settore… ops! Sono stata troppo diretta?
Bando alle polemiche, il lavoro della wedding planner è proprio come quello della fata madrina che sarebbe servita a me in quel momento. Non avrei avuto l’analysis paralysis nella profumeria, perché le soluzioni selezionate per me sarebbero state in numero ridotto e per ciascuna mi sarebbe stata presentata la lista dei pro e dei contro, per aiutarmi a fare una scelta consapevole. Solo un profumo?
Sì, ma se rapporti lo stesso meccanismo al tuo matrimonio, ti accorgerai che anche tu stai subendo gli effetti di un settore sovraccarico, dove ci sono centinaia di sale ricevimenti, fotografi, fioristi, band ecc ecc. Se capisci questo ti renderai conto che ora hai solo due scelte:
- La prima è approfondire i miei servizi scaricando il mio listino e valutando il tipo di aiuto che posso offrirti.
- La seconda è restare bloccata nelle sabbie mobili e rinunciare al tuo sogno perché non sai che pesci prendere.
Puoi decidere solo tu, io spero che tu faccia la scelta migliore per te.
A presto!
♥♥♥ Claudia
[la tua amichevole wedding planner di quartiere]
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