14 Nov Matrimonio al contrario
Potrebbe sembrare una stranezza, una bizzarria, ma il matrimonio al contrario affonda le sue radici nella nostra storia e tradizione. O meglio, nella storia e tradizione del matrimonio nell’antica Grecia. Oggi, riveduto e corretto per adattarsi alle esigenze moderne, è un tipo di matrimonio adatto alle coppie più originali e sopra le righe, che desiderano farsi ricordare per le loro idee e – inutile negarlo – per il fatto di avere un briciolo di pazzia.
Ma cominciamo dall’inizio. Come funzionava il matrimonio per gli antichi greci? Ogni polis aveva le sue tradizioni, ma alcuni passaggi sono stati ricostruiti dagli storici. Si trattava all’epoca di un contratto tra le famiglie, molto spesso i desideri degli sposi (soprattutto della sposa) non erano presi in considerazione.
Era l’equivalente del nostro matrimonio civile. Dopo un’opportuna contrattazione il padre della sposa concedeva ufficialmente il permesso allo sposo di prendere in moglie sua figlia. Questa era solo una parte preliminare delle nozze, che non erano considerate valide fino a quando i due sposi non andavano a vivere insieme.
Sì, avete capito bene, prima si consumava e poi si ufficializzava il matrimonio. Roba da far scandalizzare a morte la zia Adelina, quindi non vi proporrò questa versione, anche se so che la maggior parte di voi convive e quindi di fatto state già onorando questa antica tradizione.
Comunque sia, c’era uno scambio di doni. Un’usanza che serviva a sottolineare il fatto che non si trattava di una vendita, ma di due famiglie che si scambiavano reciprocamente qualcosa. Ad accordi fatti si decideva la data delle nozze, di solito in inverno, in particolare a gennaio, il mese sacro alla dea Era, protettrice dei matrimoni. Venivano scambiate le promesse nuziali, prima tra i capifamiglia e poi tra gli sposi, che potremmo assimilare come concetto alle nostre pubblicazioni, poi avveniva il matrimonio che durava tre giorni.
Il primo giorno c’era una festa, riservata alla sposa e alle sue parenti e amiche, che potremmo assimilare ai nostri bridal shower. Il secondo giorno c’era la festa per tutti. La sposa era velata e lo sposo non la vedeva fino al momento di raggiungere il talamo nuziale.
Lì la sposa veniva svelata (con la speranza di fare una bella sorpresa allo sposo) e i due si trasferivano a casa dello sposo. Dopo questo passaggio c’era la cerimonia nuziale. Il giorno successivo gli sposi ricevevano i doni di nozze e iniziavano la loro vita insieme.
Nuovo trend: matrimonio al contrario
Lo schema del matrimonio greco si trova sorprendentemente in accordo con un nuovo trend proveniente come al solito dai paesi anglosassoni. Il cosiddetto reverse wedding non è altro che un matrimonio al contrario, basato su alcuni principi che sembrano presi dalle antiche tradizioni. Eccoli:
-si inizia dal banchetto. Gli invitati celebrano l’evento facendo conoscenza tra loro, questo aiuta le famiglie a rilassarsi e socializzare, facendole arrivare alla cerimonia con lo stato d’animo giusto
-al termine del banchetto, come culmine della giornata c’è la cerimonia nuziale. Un momento di profonda condivisione tra gli invitati che sono già diventati amici. Ha il significato aggiuntivo di celebrare veramente l’unione tra le due famiglie. Altro lato positivo: nessuno va via prima del tempo né si presenta direttamente al ricevimento saltando la cerimonia.
-per ultimo, insieme agli auguri, la consegna dei doni da parte degli invitati e la partenza degli sposi per il viaggio di nozze o per la loro nuova casa. Questo dà il via libera agli ospiti che, ormai stanchi, si chiedono se si possono congedare.
Ne convengo, è un’idea un po’ insolita, ma se siete alla ricerca di un matrimonio originale e capace di stupire tutti è un’occasione davvero ghiotta. La cosa importante è avere alle spalle un’organizzazione impeccabile per evitare cadute di stile, problemi e incertezze.
Mi piacerebbe molto organizzare un matrimonio al contrario, quindi sono a vostra disposizione per darvi una mano. Contattatemi, ne vedremo delle belle!
.
.
A presto!
♥♥♥ Claudia
[la vostra amichevole wedding planner di quartiere]
No Comments