27 Ago L’ira delle spose
Negli ultimi giorni sia io che altre colleghe della zona abbiamo ricevuto una mail molto interessante. In questa mail una sposa raccontava con dovizia di particolari il comportamento estremamente fuori luogo del gestore della location dove ha festeggiato il suo matrimonio. Il gran giorno è stato rovinato dalla scorrettezza della location e la presenza di una collega wedding planner a cercare di salvare il salvabile non è stata sufficiente a realizzare per questa coppia il loro matrimonio così come lo avevano sognato. Le azioni attribuite al gestore e ai suoi collaboratori vanno dalla inadempienza contrattuale, alla maleducazione al vero e proprio sabotaggio.
Non faccio il nome della location perchè non ho modo di verificare il racconto di questa sposa delusa (anche se l’esperienza mi insegna che è assai plausibile), ma qualche riflessione è obbligatoria.
Se dovesse venire da me una coppia chiedendomi informazioni su quella location certamente menzionerò queste rimostranze e, fondate o no, sicuramente la coppia si guarderà bene dallo scegliere quella struttura. Inoltre, sia io che le altre colleghe (ovviamente siamo in contatto) abbiamo prontamente segnalato questa situazione diciamo “da verificare” nella nostra cerchia, il che significa che ne sono a conoscenza centinaia di colleghi e colleghe di tutta Italia, che faranno ciascuno la propria valutazione. Senza contare che la rete è piccola e che la gente mormora… in pratica per il suo comportamento poco corretto nei confronti di una coppia questo signore rischia di farsi terra bruciata intorno.
Gli operatori seri dell’ambiente del matrimonio sanno che il matrimonio perfetto non è possibile, ma sanno anche che si tratta di un settore estremamente delicato, con alte aspettative da parte dei clienti, budget spesso importanti, un’elevatissima componente emotiva. Ragion per cui bisognerebbe sempre cercare di tendere alla perfezione quanto più possibile, in primis facendo il miglior lavoro possibile, in qualsiasi condizione.
La ragione non è soltanto (ma sarebbe già sufficiente) l’etica professionale. Una sposa delusa può essere più devastante di un terremoto nella sua ira e la pubblicità negativa è come una valanga. Nel nostro settore non esiste il “purchè se ne parli”! Ora, io dico, costava tanto rispettare il contratto? Essere educati con gli sposi? Mettere a disposizione completamente le proprie risorse professionali e tecniche per la buona riuscita dell’evento? Mah!
Quando noi wedding planner diciamo ai nostri sposi di affidarsi alla nostra consulenza per la scelta della location (e di tutti gli altri servizi) non lo facciamo per vantarci della nostra ampia rete di contatti. Lo facciamo per avere la certezza di mettere le nostre coppie nelle mani giuste, di sapere che quel giorno il loro sogno sarà costruito da persone fidate, professionisti di livello da noi conosciuti e testati, e dotati di una solida etica professionale. E ovviamente il primo professionista ad avere queste importantissime qualità deve essere il wedding planner!
Non riesco a non essere dispiaciuta per questa coppia. Sui sogni infranti non si scherza e le parole spesso non sono sufficienti, quindi mando un abbraccio virtuale a R. e G. augurando loro di serbare solo i ricordi positivi del loro matrimonio, dimenticando al più presto la rabbia e la delusione.
No Comments