15 Ott Matrimonio: come “fare i tavoli” senza litigare
Qualche giorno fa ho proposto un sondaggio nel mio gruppo facebook. Riguardava i passaggi più ostici dell’organizzazione del matrimonio. Un buon numero di spose e sposi ha sottolineato questa problematica: come fare i tavoli per il matrimonio senza litigare.
Ho già parlato di questo argomento nel mio articolo Come organizzare i tavoli al matrimonio, ma l’argomento merita un ulteriore approfondimento. Quindi eccomi qui, con altri consigli per te.
In questo articolo ti regalerò dei consigli pratici per risolvere le guerre in famiglia al momento di sistemare i tavoli.
Prima però, voglio fare una premessa. Lo so, le premesse sono noiose, ma se sarai abbastanza furba da non saltare questa parte, vedrai che ricaverai preziosi spunti per te.
Fare i tavoli al matrimonio, perché si litiga?
Il primo motivo di tensione, non è la divergenza di opinioni. È la stanchezza. Il momento dell’organizzazione dei tavoli viene rimandato all’ultimo, e si è esausti. Perché all’ultimo ci sono:
- tutti gli ultimi preparativi da completare (è il momento più difficile), perché ci sono tanti aspetti che possono essere definiti solo all’ultimo.
- i nodi di una cattiva organizzazione che vengono al pettine: dimenticanze, imprecisioni, leggerezze, errori di progettazione.
- la tua ansia che sale (anche quando è ingiustificata) insieme all’emozione.
Quindi il calendario è fittissimo, i nervi sono tesi e la pazienza è agli sgoccioli. Non solo per la sposa, ma anche per lo sposo e per le loro famiglie. Ricorda: anche i genitori, i fratelli e i testimoni spesso sono in ansia. Un mix più pericoloso di una polveriera durante un festival di fuochi d’artificio.
In più, molte delle persone che si trovano in uno stato emotivo altalenante tra gioia e preoccupazione, hanno voce in capitolo nella scelta dei tavoli. E la frittata è presto fatta, con bronci, borbottii, battibecchi e a volte vere e proprie scenate.
Risolvere il problema alla radice
Per non arrivare in queste condizioni, è necessario partire in anticipo. Devi eliminare alla radice il maggior numero possibile di interferenze.
1) Troppe teste da mettere d’accordo
La situazione ideale è quando siete voi sposi a decidere. Solo voi due. Purtroppo molto spesso vale la regola secondo cui “chi paga decide”. Il che significa che, per essere gli unici ad avere voce in capitolo, dovete avere il potere economico di sostenere da soli il costo del ricevimento. Meglio un matrimonio più piccolo e meno lussuoso, ma che pagate interamente voi.
Anche i vostri genitori avranno certamente delle persone da invitare. Può sembrarti strano, ma è anche la loro festa. È importante perciò che decidiate quante possono essere e che glielo comunichiate insieme al numero di tavoli a loro disposizione.
Es. “Mamma, questa è la lista dei nostri invitati. Puoi aggiungere a questa lista 25 persone a cui tieni particolarmente. Dovranno essere divise in 3 tavoli. Fammi sapere tu chi sono e in quale di questi tavoli saranno seduti entro il giorno X.”
2) Non è una democrazia
Inoltre, è importante non ascoltare MAI le richieste degli invitati. Detta così sembra una cattiveria, me ne rendo conto. Ma se inizi ad ascoltare tutti non ne esci più.
Le amiche che vogliono sedersi insieme, il cugino che vuole stare al tavolo della più bella del gruppo per provarci, la zia divorziata che vuole stare dall’altro lato della sala rispetto al suo ex marito… queste situazioni NON devono diventare dati del problema.
Ricorda: qualunque sia il loro “disagio” nel trovarsi troppo vicini o troppo lontani da qualcuno, si tratta solo di un giorno e possono sopravvivere.
3) Regole di buonsenso
Va da sé che devi fare una divisione intelligente. Il tuo scopo è che tutti si divertano e stiano bene. Quindi, anche se non devi fare un’indagine per chiedere a ciascuno dove vorrebbe essere seduto, ti occuperai tu di pensare alla migliore collocazione per tutti.
Questo si traduce in un lavoro di squadra, la coppia deve seguire lo stesso metodo. Prima di iniziare quindi dovete concordare alcune regole. Meglio se le mettete per iscritto.
Ad esempio:
- Gli anziani lontano dalle casse e dal condizionatore
- Gli stranieri con qualcuno che parla inglese o parla la loro lingua
- I single con i single
- Le famiglie con bambini piccoli insieme ad famiglie con bambini piccoli
- Ecc
Sono solo alcune ipotesi, non è detto che questi esempi siano applicabili nel tuo caso. Ma se avete stabilito delle regole che nascono dal buonsenso, migliorerete la vostra intesa.
All’inizio ti sembrerà un rebus, uno di quei giochi da settimana enigmistica stile “Quesito con la Susi”. Poi pian piano i pezzi del puzzle andranno al loro posto.
4) Iniziare per tempo
Per ridurre il tasso di stress, potresti seguire questa strategia. Fare i tavoli da subito. Ipotizzare cioè un piano delle sedute nell’ipotesi in cui tutti vengano al matrimonio. Sarà più facile spostare e modificare il progetto man mano che arriveranno le conferme e le disdette.
E sarà anche meno frustrante che trovarsi ad una settimana prima del matrimonio a non aver ancora ricevuto risposta e non aver ancora iniziato nemmeno ad abbozzare i tavoli. Con il responsabile del catering che ha un diavolo per capello e gli ospiti che continuano a rispondere “non abbiamo ancora deciso, ti faremo sapere”.
Se te lo stai chiedendo… sì, andrà così. Gli invitati italiani sono i più maleducati al mondo e creano SEMPRE problemi e ritardi quando devono dare conferma.
5) Ridurre lo stress
Infine, il consiglio più prezioso di tutti. Come ti ho spiegato l’ultimo periodo è sempre effervescente e pieno di tanti task da completare. A questo però si sommano di frequente i problemi irrisolti durante l’organizzazione.
Tutti quei dettagli che hai trascurato, che hai rimandato o di cui non eri a conoscenza perché è la prima volta che ti sposi. Tutte quelle sbavature che all’inizio ti sembravano inconsistenti, ma hanno generato un effetto valanga fino a diventare un’enorme massa di preoccupazione, che ti toglie il sonno e il fiato.
La causa di quel pensiero che non vuoi confessare: “non vedo l’ora che sia finita”.
Ecco, che ne dici di demolire questa montagna di affanni con un po’ di strategia?
Una corretta pianificazione e un efficace coordinamento sono gli strumenti migliori per guidarti in questa “missione serenità”. Il mio lavoro è proprio questo: affiancarti e aiutarti in tutti i passaggi più delicati dei preparativi.
Niente paura, nessuno si sostituirà a te. Nessuno ti porterà via la gioia di decidere, il batticuore dell’attesa e il gusto di fare i capricci (perché a che serve essere una sposa se non si può pestare i piedi, ogni tanto?).
Ma ridurremo insieme le tue ansie e preoccupazioni al minimo. E anche la rogna di fare i tavoli non riuscirà ad offuscare la tua felicità.
Per saperne di più sui miei servizi e prezzi, scarica il listino. Riceverai anche gratuitamente tanti consigli e dritte per rendere il tuo matrimonio indimenticabile e i tuoi preparativi entusiasmanti.
A presto!
♥♥♥ Claudia
[la tua amichevole wedding planner di quartiere]
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