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Corsi per Wedding Planner

Corsi per Wedding Planner

 

I corsi per wedding planner sono sempre più numerosi. Ma sono affidabili? 

Wedding Planner, la professione del momento. Questa attività è diventata di moda e questo è il primo risultato: il proliferare di corsi, stage, workshop e seminari sull’argomento. E’ lecito domandarsi come mai questo avvenga e quali siano le conseguenze sulla professione e sulla qualità del servizio ai clienti.

I corsi  per diventare wedding planner sono sempre  più gettonati, molti di questi sono gratuiti oppure costano poche centinaia di euro, durano poche ore -nonostante vengano sbandierati programmi estremamente ambiziosi-  e  rilasciano attestati di partecipazione di non meglio specificata validità. Questo la dice lunga sia sulla qualità degli insegnanti, sia sulle ambizioni degli allievi. Pensateci!

Chi mai trasmetterebbe gratuitamente o quasi le esperienze e gli studi di una vita al solo scopo di creare concorrenza che gli porterà via i clienti? Chi si affiderebbe mai ad un professionista che ha imparato il suo lavoro in un corso di poche ore? Facciamo l’esempio di alcune categorie di professionisti più note, come medici, avvocati, commercialisti, o anche di categorie di servizi più specificatamente legate agli eventi come fotografi, chef, stilisti, flower designer ecc. Veramente affidereste una situazione personale delicata o il vostro matrimonio ad un professionista che in questo campo ha poche ore di esperienza?

I professionisti del settore dovrebbero essere i primi a promuovere una corretta informazione sull’argomento corsi. E la corretta informazione è presto fatta: il  90% delle volte questi corsi sono inadeguati, insufficienti, spesso una vera e propria truffa.

I motivi sono molteplici. Per prima cosa non esiste (ancora, presto le cose potrebbero cambiare) a livello nazionale un organo di controllo che stabilisca chi ha la necessaria esperienza per insegnare e che rilasci diplomi con un qualche tipo di validità a livello legale. In secondo luogo la crisi economica spinge molti professionisti del settore a cercare altri introiti: vendere le proprie competenze è una soluzione rapida e semplice, anche se non del tutto indolore. Inoltre, ci sono molti che si dicono professionisti, ma che svolgono questa attività per hobby: rampolli di famiglie ricche, signore annoiate dell’alta borghesia, ragazze inesperte che inseguono un sogno, ma non sanno confrontarsi con la realtà. Per queste persone fregiarsi del titolo di insegnante è solo un vanto in più.

Infine, c’è un popolo di aspiranti wedding planner che hanno frainteso le difficoltà di questa professione -pensando magari che fare il/la wedding planner significhi solo allestire una confettata o progettare un centrotavola- e che affollano questi corsi con la speranza di riuscire, con un minimo investimento, ad iniziare una attività che consenta loro una svolta professionale ed economica. La colpa è della disinformazione generata proprio da questi presunti insegnanti e dai messaggi errati o, nel migliore dei casi, incompleti, che arrivano dalla televisione e dal cinema.

L’effetto principale di questi corsi -a parte riempire le tasche di chi li organizza- è di immettere sul mercato schiere di wedding planner senza esperienza, che si trovano a confrontarsi con una realtà molto diversa da quella che hanno potuto sognare nelle poche ore del corso, che commettono errori gravissimi – creando nella clientela diffidenza nei confronti di tutta la categoria – e che dopo pochi mesi chiudono bottega.

Che cosa fare per diventare wedding planner? Prima di tutto non buttatevi a capofitto. Parlate con altri professionisti del settore per capire quali sono le vere problematiche legate a questa professione, cercate di capire se questo lavoro fa per voi, se siete pronti ad affrontarne le difficoltà e a sostenere i necessari investimenti. Nessun professionista serio vi negherà una dritta e non si sognerà di chiamare “corso” una chiacchierata. Una volta superato questo step, fatevi due conti in tasca e decidete quanto investire. Frequentate pure un corso, avendo cura di selezionarlo con attenzione, di valutarne con spirito critico la durata, il programma, il costo, di informarvi su ciascuno dei docenti, sulle sue competenze e qualifiche e sul suo lavoro. Tenete bene a mente che il corso potrà darvi solo una leggera infarinatura sulla professione.

Prima di mettervi sul mercato non vergognatevi di fare un po’ di gavetta, proponendovi come collaboratore presso un’agenzia qualificata. Sceglietene una di cui vi piaccia lo stile e fatevi insegnare il mestiere. Solo con tanta esperienza sul campo acquisirete gli strumenti necessari per iniziare la professione e per portarla avanti con successo. Solo così, inoltre, potrete capire se vi piace davvero e se volete farne la professione della vostra vita,  o se ne avevate un’immagine diversa, una visione falsata dai luccichii della tv e del cinema.

Concludo invitando i colleghi e le colleghe wedding planner a diffondere una corretta informazione sulla nostra professione. Per tutti gli aspiranti sono invece a disposizione.

Claudia
Claudia
info@alchimieventi.com

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