22 Ago 5 cose che non sopporto dei fornitori per il matrimonio
Questo è un post per le spose, che vogliono scegliere bene i loro fornitori per il matrimonio, ma è anche un post per i fornitori (fotografi, fioristi, professionisti, musicisti, negozianti, sale ricevimenti ecc), per capire dove è possibile migliorare il proprio modo di porsi e proporsi nei confronti dei clienti grazie alla mia esperienza come wedding planner. Ovviamente è anche un post per le mie colleghe wedding planner e aspiranti tali, perchè molte si riconosceranno in queste righe o ne potranno trarre consigli su come selezionare i propri fornitori di fiducia.
Scegliere il fornitore giusto per il proprio matrimonio è un’operazione delicata, che porta con sé ansia, dubbi e preoccupazioni. Sarà questo il fotografo giusto? Ci potrebbe essere un fiorista ancora più bravo? Questo gruppo musicale saprà divertire i miei ospiti? Sono tante le domande che le spose si pongono, si tratta dopotutto di un grande atto di fiducia. Per non sbagliare, molte coppie si rivolgono ad una wedding planner che saprà aiutarli nella scelta dei fornitori, mostrare loro pro e contro di ciascuno e rassicurarli dopo la scelta lavorando in squadra con i fornitori per l’obiettivo comune di realizzare un matrimonio indimenticabile e rendere gli sposi felici. Per questo come wedding planner ho un archivio di fornitori per il matrimonio sempre aggiornato e mi adopero per abbinare il fornitore giusto alla coppia, per offrire il miglior servizio agli sposi, ma anche la migliore esperienza professionale possibile al fornitore. Perchè quando si lavora ad un progetto che piace, per il giusto prezzo, con una coppia simpatica e una sintonia generale all’interno del team si lavora meglio, si è più felici, i risultati sono migliori. È una win-win-win situation, sono tutti contenti, sposi, professionisti e wedding planner.
Non è però tutto rose e fiori, ci sono degli errori fatti dai fornitori che rendono difficile creare questa armonia e lavorare bene insieme. Queste sono in particolare le cose che odio di più quando mi capita di incontrarle e che mi spingono a non scegliere quel fornitore per le mie coppie (dando per scontato che sia comunque bravo, onesto, attento e disponibile a collaborare con me).
5 tipologie di fornitori per il matrimonio che non sopporto
Sì caro amico fiorista, fotografo, musicista, venditore, professionista, grafico, direttore di sala ricevimenti… mi rivolgo a te!
1) I “lagnosi”
Sì, lo sappiamo, c’è la crisi, magari hai avuto un anno difficile e tanti problemi, ma riversare la tua negatività sfogandoti con gli sposi o con la wedding planner è una pessima scelta. Prima di tutto i problemi ce li hanno tutti e non puoi sapere quali siano le difficoltà che le persone che hai davanti hanno incontrato o stanno incontrando. In secondo luogo il mio lavoro è far vivere alle coppie un’esperienza piacevole durante i preparativi, quindi voglio che siano circondati da persone sorridenti, propositive, capaci di trasmettere loro serenità e fiducia. Terzo, ma non per importanza, se le cose ti vanno male probabilmente hai le tue responsabilità. Quindi, piuttosto che chiamarmi per chiedermi se ho incarichi per te (ma che domanda è? se ne avessi ti avrei chiamato io!) o per pregarmi di farti lavorare (con tutto il mio buon cuore e la mia comprensione per i tuoi problemi, non sono un ufficio di collocamento e sto lavorando anch’io, quindi devo scegliere quello che è meglio per le mie coppie), chiamami per propormi qualche iniziativa, per chiedermi un feedback costruttivo, un consiglio su come migliorare il tuo servizio, il tuo approccio, il tuo brand. Insomma muovi il c…, non aspettare che il lavoro ti piova in testa!
2) I “PNLlisti”
Colleghe wedding planner, lo chiedo a voi, quante volte avete contattato un fornitore o una location per chiedere un preventivo e vi hanno risposto “vieni qui con gli sposi, così ne parliamo a voce?”. Caro il mio fornitore, non dare per scontate informazioni che non sai. La mia coppia può vivere in Australia per quanto ne sai tu o essere impossibilitata a venire lì, o può avermi chiesto di preparare delle schede location o schede fornitori per fare una preselezione, ci possono essere mille motivi per cui ti sto chiedendo un preventivo rapido. Quindi non mi importa niente se il tuo metodo di vendita prevede di avere davanti gli sposi per recitare il tuo discorsetto preimpostato infarcito di (discutibili) trucchi di PNL, mandami questo caspita di preventivo (generico, ovviamente), le tue proposte, il materiale che ti ho chiesto e POI se la coppia è interessata te la presenterò con vero piacere. Del resto se ti sto contattando significa che ti conosco o che ho raccolto su di te abbastanza informazioni da pensare che potresti andare bene per la mia coppia, quindi metà del lavoro di vendita l’ho già fatto io per te. Lascia che lo completi e non mi ostacolare, sto cercando di portarti un cliente che ti piacerà!
3) Gli “analfabeti digitali”
Probabilmente questa categoria non è odiata dalle wedding planner che lavorano con coppie locali, ma per me è veramente una spina nel fianco. Lavorando spesso con coppie straniere o che vivono lontano è veramente penalizzante dovermi recare presso la tua sede per ritirare di persona un preventivo scritto a mano che poi devo scansionare e inviare alla coppia per email. Anche se sei un fotografo, fiorista, cantante ecc bravissimo sarà più facile per me rivolgermi a chi ha un indirizzo email, un sito internet, dei profili social. Ovviamente devi saperli usare, avere una mail e non saperla utilizzare non serve a niente, così come non serve a niente avere un sito se è obsoleto, non aggiornato, senza portfolio e informazioni importanti. E i social? Mi è capitato di conoscere un bravissimo fiorista che non sapeva cosa fosse pinterest, secondo me è inaccettabile! Come dovrebbe fare la coppia a capire che tipo sei? Solo dalla mia descrizione? Come dovrebbe comunicare con te, se vive lontano? Solo tramite me che faccio avanti e indietro dalla tua sede? E quanto gli costerebbe il mio servizio? Aiutami ad aiutarti a lavorare dandomi gli strumenti adatti per spiegare ai miei sposi quanto vali! Anche qui, se ti serve un consiglio o un feedback sono a disposizione, contattami!
4) I “tuttologi”
Ora ti stupirò, ma fare tutto non significa lavorare di più. Non si può sentire un fotografo che dice agli sposi che qualunque tipo di stile scelgano li accontenterà (anche le foto imbarazzanti sul letto o sull’armadio? No perché a me vengono i sudori freddi). O un direttore di gruppo musicale che propone qualsiasi tipo di formazione a scelta degli sposi (quindi un trio oboe, grancassa e sitar va bene?). Che significa? Qual è il tuo stile dovresti saperlo tu, non gli sposi. Qual è la formazione più adeguata per quel tipo di ricevimento dovresti suggerirlo tu, non gli sposi. Appiattirsi per cercare di prendere qualsiasi tipo di incarico non serve a niente, non solo è il contrario di qualsiasi tipo di marketing, ma non mi dà elementi per valutare se sei la persona adatta per quel matrimonio! Trova un’identità e impara a trasmetterla!
5) I “missing in action”
A volte le coppie sono impazienti, pignole e ansiose, è vero. Sì, a volte è difficile lavorare bene quando il cliente ti sta con il fiato sul collo e vuole controllare tutto (magari pensando di saperne più di te… eh, care le mie mamme degli sposi? 😉 ) Tuttavia sparire e non farsi sentire, non rispondere alle mail nè al telefono non è una soluzione. Parla con ME, sono qui apposta per semplificare il rapporto tra la squadra di fornitori e gli sposi. Hai un problema? Ci sono delle difficoltà nell’esecuzione dell’incarico? Non ti è chiaro qualcosa della richiesta degli sposi? Parlane con ME. La wedding planner serve anche ai fornitori per lavorare meglio, in armonia e con i tempi giusti. Se sparisci, mi scavalchi, cambi il servizio senza avvisarmi ecc metti a repentaglio non solo la serenità della coppia durante i preparativi, ma tutto il lavoro di squadra e la buona riuscita del matrimonio.
Ora tocca a voi, sfogatevi, rispondete alla mia provocazione! Nello spazio commenti potete scrivere quello che pensate!
Se invece state organizzando il vostro matrimonio e avete bisogno di aiuto per scegliere dei bravi fornitori che non rientrino in queste categorie sono qui per voi con il Servizio Ricerca Fornitori
A presto!
♥♥♥ Claudia
[la vostra amichevole wedding planner di quartiere]
foto in evidenza: phillimag
Sabrina
Posted at 11:16h, 24 AgostoQuanta ragione!!!!!
Io in generale non sopporto chi vuole fare tutto o pensa di essere preparato su tutto, come in tante cose ci si dimentica che solo specializzandosi si può davvero essere preparati.
I PNLlisti … beh … che dire, non li tollero!
Brava Claudia, bell’articolo con il tuo solito apprezzabile humor!
Claudia
Posted at 11:44h, 24 AgostoGrazie Sabrina! Hai ragione, come italiani secondo me siamo un po’ tutti fan del far da sè, soprattutto noi del sud. Salvo poi trovarci nei pasticci e ricorrere ad un professionista per salvare il salvabile 😉 Per questo è importante che da professionisti impariamo a spiegare e trasmettere il valore aggiunto dato dalla nostra preparazione e esperienza. Un abbraccio!
Lucia
Posted at 13:59h, 25 Agostocome è tutto brutalmente vero!! Da collega posso dirti che ho riscontrato tutti j problemi che elenchi e che per quanto mi riguarda il peggiore è il punto 5!
Negli anni ho scelto i miei fornitori, fidati, ma a volte capita, per scelta degli sposi, di lavorare anche con fornitori diversi.. Non rispondono, non sono celeri, “si danno” per poi riapparire a loro comodo! A volte è un incubo.. E mi sembra assurdo che ci siano così tanti lavoratori che operano in maniera approssimativa!
Un altra categoria che mi spaventa (nel vero senso della parola) è composta dai direttori/proprietari di location che il guardano noi wp come veri e propri nemici.. Vi è mai capitato di avere il proprietario della location contro? Chissà se per gelosia delle proprie mura o cosa altro.. Gente che comunque la collaborazione (e a volte anche l’educazione) non sa neanche cosa sia..
Claudia
Posted at 14:58h, 25 AgostoCara Lucia non sai quante volte mi è capitato. All’inizio soprattutto mi chiudevano il telefono in faccia quando dicevo la parola wedding planner. Ora sono loro a chiamare me per propormi di visitare il loro ristorante. Credo che la colpa sia anche di alcuni “soggetti” appartenenti alla nostra categoria, che vanno nelle sale ricevimenti pensando di essere a casa loro e senza rispettare il lavoro di chi gestisce la location.