24 Giu 3 bugie che le spose dicono (senza accorgersene)
Avete mai avuto, parlando con qualcuno, la netta impressione che stia mentendo senza saperlo? Che insomma stia facendo in assoluta buona fede una dichiarazione completamente falsa? A me capita spesso parlando con le mie spose e visto che non sempre è possibile far notare ad una sposa le incongruenze in quello che dice, senza metterla in un’inutile stato d’ansia, oggi voglio usare questo articolo per far riflettere tutte le “pinocchie”.
Le 3 peggiori bugie che le spose dicono
Al terzo posto: “Durante l’organizzazione del mio matrimonio voglio divertirmi. Non diventerò come mia cugina/la mia amica, che era intrattabile e stressata!”
Questo è un ottimo punto di partenza, ma quello che non si considera è che la cugina/l’amica aveva probabilmente le migliori ragioni per essere stressata, visto che probabilmente ha organizzato tutto da sola (oppure con l’aiuto – si fa per dire – di una mamma o una suocera molto pressanti) e si è trovata con una serie di nodi che dovevano venire al pettine e che ha dovuto risolvere da sola, in un crescendo di dubbi,frustrazione e stanchezza.
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Una soluzione potrebbe essere affidarsi sin dall’inizio ad una wedding planner, per rendere i preparativi più agevoli ed evitare la formazione di questi “nodi” sin dall’inizio. Una delle grandi difficoltà del mio lavoro è che per una sposa non è facile comprendere la complessità nascosta dell’organizzazione di un matrimonio fino a quando non arriva all’esaurimento. E a quello stadio porre rimedio agli errori fatti non è facile.
Al secondo posto: “Il matrimonio è mio e deve piacere a me soltanto”.
Con buona pace dello sposo, che purtroppo viene spesso relegato ad un ruolo di contorno, si pensa a volte di potersi basare unicamente sui propri gusti e sul proprio modo di vedere l’evento. Come sapete io sono una grande sostenitrice dei matrimoni personalizzati, in cui la personalità degli sposi viene esaltata e tutti gli elementi sono in armonia tra loro.
Nonostante questo non credo sia possibile nè giusto fare un matrimonio basandosi soltanto sui gusti della coppia. Si tratta comunque di un evento che ha le sue regole e in cui bisogna coordinare specifiche procedure, diversi metodi di lavoro dei fornitori e tanti elementi con caratteristiche tecniche che è impossibile ignorare.
Inoltre, cosa altrettanto importante, si tratta comunque di un ricevimento in cui ci sono degli ospiti (a meno che non si tratti di un elopement). L’intento deve essere quello di far sentire questi ospiti a proprio agio, di farli divertire e far provare loro un’esperienza piacevole. Per fare questo è indispensabile accettare qualche compromesso.
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Al primo posto: “Voglio un matrimonio semplice”
Se avessi un euro per ogni volta che una sposa mi ha detto questa frase ora vi starei scrivendo dal mio jet privato diretto alle Hawaii! Il concetto di “semplice” per una sposa non corrisponde a quello del resto del mondo. Di solito con questa parola le spose intendono “non in stile barocco”. Non è detto che uno stile più “minimal” sia più semplice da realizzare, anzi di solito il mercato di settore è pieno di barocchismi, quindi il matrimonio barocco è in realtà il più semplice (non ditelo al boss delle cerimonie però!)
Certo su pinterest sembra tutto facile, ma ci sono diverse insidie nascoste dietro gli allestimenti e le decorazioni apparentemente “semplici”. Lo stesso dicasi per l’organizzazione. Se hai duecento invitati che devono venire da cento chilometri di distanza, location lontane tra loro, un menu di dieci portate, vari spettacoli e artisti che devono allietare l’evento e una moltitudine di fornitori, accessori e dettagli non chiamarlo matrimonio semplice ;).
A questo proposito dai un’occhiata a questo articolo: 10 segni di un matrimonio ben riuscito
Adesso la domanda è una sola: quante di queste bugie avete detto durante l’organizzazione del matrimonio o sentito dire da una sposa che conoscete? Raccontatemelo con un commento o scrivetemi.
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A presto!
♥♥♥ Claudia
[la vostra amichevole wedding planner di quartiere]
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